Intervista a Monica Sellari
Amministratore Delegato di MZ Events
“Per gli eventi nazionali e non solo, c’è davvero tanto desiderio di tornare a incontrarsi”
“Oggi ci troviamo a organizzare nello stesso periodo gli eventi del 2020, 2021 e 2022, mentre procede anche la pianificazione per i prossimi anni. Ci sono però delle differenze tra le dinamiche dei piccoli eventi, ossia quelli che arrivano a cento, massimo duecento persone e quelle dei grandi congressi nazionali e internazionali” Spiega Monica Sellari, amministratore delegato di MZ Congressi.
A Cambiare sono prima di tutto le esigenze del cliente. “La prima richiesta è quella di poter avere, soprattutto per i congressi medici internazionali, sia la modalità in presenza sia virtuale, ossia un format ibrido.
Da un certo punto di vista è comprensibile, si tratta di un format per certi versi allettante, incluso quello di poter ridurre le spese da parte del congresso per i relatori e partecipanti. Ma stiamo comunque notando che, ad eccezione della componente asiatica che ancora riscontra difficoltà di spostamento, le persone adesso sono ben disposte ad affrontare viaggi anche a lungo raggio.
Dal nostro canto cerchiamo di proporre format in presenza e stiamo decisamente incontrando l’approvazione dei nostri clienti.
Pubblicizziamo prima di tutto l’evento in presenza e secondo le esigenze, vicino alla data del grande congresso, apriamo le iscrizioni da remoto, magari solo per alcune sessioni, ovviamente con quote di partecipazione diverse. Ma devo dire che, soprattutto per gli eventi nazionali e non solo, c’è davvero tanto desiderio di tornare a incontrarsi.
Per questo tipo di eventi, anzi, il numero di partecipanti in presenza è aumentato, mentre sono pochissime le richieste di format ibridi, anche perché, tutto sommato, i costi da sostenere non sono certo indifferenti” continua Sellari.
Le comunità scientifiche riconoscono l’importanza dell’incontrarsi in presenza: la condivisione di esperienze e informazioni è un’esigenza insostituibile, che però non impedisce di approfittare di nuove abitudini, ormai convalidate. “C’è sempre, dove necessario, la possibilità di registrare un relatore che per diversi motivi non può essere in presenza, così come che intervenga in streaming. Questo è molto utile e avviene, oltre che per i relatori, magari per i ministri e altri esponenti internazionali ed è a mio parere, una delle modalità che resterà anche in futuro” spiega Sellari.
“L’eredità digitale” della pandemia è invece forse più forte sui piccoli eventi, che magari con budget ridotti e per modalità di fruizione, continuano a proporre l’online: “la tendenza anche in questo caso non è più quella di sostituire il format in presenza con quello digitale, ma semmai di affiancarli. Si tratta, perlopiù, in ambito formativo di webinar di poche ore a cui si può abbinare una Fad asincrona successiva, mentre sono tornati in presenza anche gli eventi formativi di una giornata a livello regionale” conclude l’amministratore delegato di MZ Congressi.